Biandronno- Carlo Martegani-Prove di volo dell’ idromodello Henri Farman HF 19-Video di Giuseppe Segala

Seguendo una consuetudine che mi porta a realizzare riproduzioni di aerei idrovolanti storici, ho voluto costruire (cosa che non ha mai fatto nessuno ) un aereo del 1913, nato terrestre nell’atelier parigino dei fratelli Farman per rendermi conto di cosa era l’evoluzione tecnologica del più pesante dell’aria a soli 10 anni dal primo volo dei fratelli Wright nella Carolina del nord  (17 dicembre 1903 ). La costruzione era tutto legno e tela e un intrico di tiranti e arridatoi tutti lavoranti. 26 metri di apertura alare  con due ali distanziate da 16 montanti. La propulsione era assicurata da due motori ruotanti Gnome da 80 CV  per un totale di 160 CV in grado di  tirarlo fuori dall’acqua e portarlo in volo a circa 100 Km/h. Equipaggio  formato da 2 persone, pilota e motorista. Iscritto all 1° Edizione della Coppa Schneider del 1913 a Monaco , superate le prove preliminari, non ha potuto compiere i 10 giri del circuito a causa di una capottata in decollo per mare mosso. Ha comunque vinto il Meeting di aprile sempre a Monaco. Il modello, da me costruito in perfetta scala riproduce quanto ho detto. Dopo il collaudo felice e i voli all’Idromeeting di Biandronno (26-27 agosto u.s.) sto installando un altoparlante con un piccolo circuitino di amplificazione e un dispositivo che riproduce in suono dei motori ruotanti Gnome per rendere più realistico il volo. Le allego una splendida foto di sabato mattina 26 agosto da vedere a tutto schermo.

 

 

HENRI FARMAN HF 19   Anno 1913
Era un grande biplano costruito dalla Societé des avions Henri & Maurice Farman a Boulogne-Billancourt nella pionieristica era dell’inizio dell’aviazione. Propulso da un motore Gnome a doppia corona a 14 cilindri da 160 Cv raggiungeva una vel. max. di 105 km/h. L’esemplare riprodotto partecipò al meeting d’Hidroaeroplanes che si svolse a Monaco dal 4 al 16 aprile 1913 L’ultimo giorno si disputò la 1° edizione di Coppa Schneider su una distanza di 280 Km su 28 giri di un percorso triangolare. Dopo aver superato le prove eliminatorie non potè concludere la gara per problemi ai galleggianti che ,a causa del mare grosso, gli causarono una cappottatura e un ribaltamento. L’esemplare riprodotto è l’idrocorsa con n° di gara 2 e pilota M. Fischer è in scala 1:7 per un’apertura di 2,7m. In origine era azionato da un motore a scoppio 2t da 12 cmq. Ultimamente da un motore elettrico a cassa ruotante con riduttore a cinghia La copertura è in oratex antique .Anno di costruzione 1989.